I cani da soccorso «fiutano» una catastrofe

di Milena Moneta
I volontari di Ghedi con le unità cinofile nel campo di via Borgosatollo
I volontari di Ghedi con le unità cinofile nel campo di via Borgosatollo
I volontari di Ghedi con le unità cinofile nel campo di via Borgosatollo
I volontari di Ghedi con le unità cinofile nel campo di via Borgosatollo

Si chiama «Terraemotus 6.0» l’esercitazione che per due giorni, l’8 e il 9 dicembre, impegnerà nel Bresciano le unità cinofile da soccorso a fronte di una ipotetica catastrofe, con gruppi provenienti da tutta Italia: Padova, Botticino, Fidenza, Cesena, Fasano di Brindisi, Lugo di Romagna, Cassano Magnago nel varesotto, Follo (La Spezia), Ferrara, coordinati dalla Protezione volontaria civile di Ghedi. Dalle 9 alle 13 di sabato, nel campo ghedese di via Borgosatollo, verranno accreditate le squadre, mentre l’attività addestrativa si svolgerà dalle 13.30 dell’8 dicembre alle 13 del 9. GLI SCENARI sui quali si confronteranno le unità cinofile saranno cinque: due all’Ortomercato di Brescia - sabato dalle 14 alle 20-, una nella Cava Gatti di Lograto (sempre sabato nelle stesse ore), una nel campo macerie di Ghedi, dalle 22 alle 3 di notte, una nelle ex scuole di via Calvisano a Leno, domenica dalle 7 alle 12. Al termine della tappa verranno resi ufficiali i risultati dell’intera esercitazione in presenza delle autorità locali. Quella ghedese è la quarta e ultima tappa di una esercitazione iniziata ad aprile a Trino Vercellese, proseguita a giugno a Montorio al Vomano (in provincia di Teramo) e ad ottobre a Padova. L’Unità cinofila italiana da soccorso, ente riconosciuto dal Dipartimento di Protezione Civile, ha organizzato infatti durante il 2018 una esercitazione che ha coinvolto 12 squadre di 10 associazioni di volontariato appartenenti alla stessa Ucis. Ogni volta sono stati predisposti scenari che riproducessero, su scala ridotta e controllata, situazioni di emergenza nell’ambito delle quali far intervenire unità cinofile da soccorso e volontari logistici per la ricerca dispersi in macerie. I VOLONTARI di Protezione civile del territorio coadiuvano le squadre e testano la loro preparazione specifica, le capacità di intervento e di reazione in situazioni di emergenza, verificano l’attitudine a collaborare con realtà di volontariato diverse da quelle usualmente frequentate, testano il nuovo sistema di gestione delle emergenze adottato dalla associazione nazionale. Il gruppo ghedese, che ha compiuto l’anno scorso 20 anni di attività, conta oggi sotto la presidenza di Vito Archetti una trentina di volontari tra cui una dozzina di unità cinofile che si esercitano nel campo di via Borgosatollo tre volte alla settimana. «Nel corso dell’esercitazione ci saranno anche prove di orientamento con il Gps - spiega il presidente Archetti - della capacità di un pronto soccorso, di verificare lo stato di coscienza e le condizioni del figurante per agire di conseguenza e tra l’altro si verificheranno i tempi di risposta all’allertamento, le capacità di individuare e raggiungere gli scenari di intervento utilizzando le informazioni telematiche e in alternativa via radio e molto altro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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