Epidemia di polmonite Lo studio del Comitato ai ministri Costa e Grillo

di V.MOR.

Un’accurata relazione sull’epidemia di polmonite e legionella è stata consegnata al Ministero dell’Ambiente e a quello della Salute. Il comitato di cittadini che chiede venga fatta luce su quanto accaduto, presieduto da Carmine Piccolo, ha consegnato al ministro Sergio Costa le relazioni (compresi gli approfondimenti medici e sanitari, a cura rispettivamente del dottor Sergio Perini e dell’avvocato Donatella Mento) sull’allarme sanitario che a fine agosto è esploso nella Bassa. In un faccia a faccia con Piccolo durato circa 15 minuti, il ministro Costa ha promesso che consegnerà la documentazione anche al ministro della Salute Giulia Grillo. ATS BRESCIA, in tempi non sospetti, parlò di causa di matrice ambientale. E sulla stessa lunghezza d’onda è anche il dottor Sergio Perini, medico residente a Carpenedolo e socio di Isde, medici per l’ambiente. «È ormai evidente che la somma e l’indice di pressione di fattori nocivi, come le sostanze usate in agricoltura, le condizioni del Chiese, una concentrazione zootecnica fuori misura e la miriade di discariche, vanno a incidere sulla salute dei cittadini. Tra l’altro nessun tecnico, ingegnere, medico o biologo può sapere con certezza quali effetti sulla salute possono provocare nel tempo tutte queste sostanze immesse nel terreno, nell’acqua e nell’aria», afferma Perini. «Questa epidemia di polmonite - è il monito del medico di Carpenedo - può essere considerata la punta di un iceberg del grave stravolgimento ambientale di questa parte della provincia di Brescia e ne consegue una responsabilità degli amministratori locali, provinciali e regionali nella cattiva gestione del territorio». Intanto il comitato ha aperto un conto corrente bancario sul quale è possibile versare un contributo per sostenere concretamente la class action delle vittime che si preannuncia lunga e in salita.

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