E l’anno prossimo toccherà agli aerei

di S.SAL.

«L’anno prossimo a Montichiari riporteremo anche gli aerei per rispettare a pieno la rievocazione del Circuito Internazionale» ha promesso Emanuele Prignacca, presidente dell’Historic Racing Club Fascia d’Oro che da un anno lavora senza sosta alla preparazione di questa manifestazione. Domenica 4 settembre 1921, così raccontano le cronache dell’epoca, oltre al primo Gran Premio d’Italia di auto da corsa, si tenne anche il Gran Premio d’Italia Aviazione. Gli aerei correvano in senso opposto rispetto alle vetture davanti a duecentomila spettatori e al palco reale che ospitava Re Vittorio Emanuele III e il presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi. La concomitanza delle due gare fu un evento unico per l’Europa dell’epoca. Tutti i più importanti aviatori del secolo scorso volarono e gareggiarono sul circuito Brescia-Montichiari, si tratta di nomi che hanno fatto la storia del volo a motore come Glen Curtis, i fratelli Wright, Alessandro Anzani, Mario Calderara, Louis Blèriot, Alessandro Cagno, Alfred Leblanc, Mario Cobianchi, Mario Faccioli e Herni Rougier. I più importanti giornalidel mondo e le loro firme più auterevoli giunsero a Montichiari per raccontare l’evento. «PER ORGANIZZARE la rievocazione del circuito siamo partiti solo un anno fa - spiega il presidente Prignacca - che per una manifestazione del genere è un tempo davvero breve. Quindi quest’anno siamo riusciti a mettere in pista soltanto le vetture, ma stiamo già lavorando all’edizione del prossimo anno che vedrà la presenza anche degli aeroplani. Abbiamo già i contatti con alcuni appassionati e abbiamo consultato l’Aero Club. Per riportare in volo gli esemplari costruiti un secolo fa ci sono diversi scogli da superare, come le autorizzazioni dell’Enac e le apparecchiature radio di cui devono dotarsi e che ai tempi non c’erano, ma siamo fiduciosi di riuscire a restituire anche questo spettacolo alla città di Montichiari». «Sono tutti passi di avvicinamento al centenario del circuito che si terrà fra tre anni promette Basilio Rodella, assessore alla Cultura.

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