Dietrofront di Ats: non c’è legionella nella Cartiera

di Valerio Morabito

I risultati preliminari sulla presenza di legionella nella torre di raffreddamento ovest della Cartiera di Montichiari sono stati sconfessati da quelli definitivi. È questo il colpo di scena di ieri pomeriggio quando Ats ha comunicato al sindaco di Montichiari che non c'è nessun batterio della legionella nella torre dell’azienda. «Non è stata confermata la positività di legionella nella torre evaporativa ovest della Cartiera del Chiese», è la laconica comunicazione di Ats indirizzata al sindaco insieme all’invito a revocare l’ordinanza che lunedì aveva invece imposto alla stessa azienda la sanificazione degli impianti. SANIFICAZIONE puntualmente eseguita, ricorda il Comune. Il sindaco Mario Fraccaro ha così deciso di revocare l'ordinanza. Il dato emerso dai laboratori di Ats Brescia ha provocato una dura reazione delle istituzioni monteclarensi. Il sindaco Mario Fraccaro ha dichiarato che «dopo diverse settimane dallo scoppio dell'epidemia siamo tornati al punto di partenza. Rimaniamo pertanto in attesa delle soluzioni che Ats Brescia vorrà fornire il prima possibile in merito all'emergenza polmoniti per rassicurare le nostre popolazioni». Più duro il commento dell'assessore all'Ambiente di Montichiari, Mariachiara Soldini. «Non si lavora così. È dura fare l'amministratore e provare a convincere i propri cittadini ad aver fiducia nelle istituzioni. Come nel gioco dell'oca siamo al punto di partenza, peccato che questo non sia un gioco». Nel frattempo anche le altre aziende di Carpenedolo e Calvisano, rispettivamente la Gkn Wheels e le Acciaierie, hanno ultimato le opere di sanificazioni delle torri in quanto l’Ats aveva riscontrato la presenza del batterio della legionella. In contemporanea i Comuni della zona critica hanno ricevuto da Ats la relazione sulla ricerca nel territorio del batterio killer. Un'operazione che ha interessato i Comuni di Carpenedolo, Montichiari, Acquafredda e Remedello. In totale sono stati effettuati 119 campionamenti, di cui 66 in abitazioni private e 56 in punti significativi degli acquedotti, oltre la piscina comunale. Sui campioni positivi alla legionella riscontrati nel fiume Chiese (7 campioni su 18 prelevati) l'Ats ha fatto sapere che «si è svolto un incontro con operatori dell'Agenzia interregionale per il fiume Po al fine di valutare una possibile onda di piena di lavaggio dell'alveo del fiume. Però questo intervento non risulta percorribile e non garantirebbe l'effetto sperato, con il rischio di creare nuove pozze di acqua stagnante». «Le indagini per stabilire le cause sono ancora in corso - ha dichiarato il sindaco di Calvisano Giampaolo Turini -. Pur ritenendo positiva l’esclusione di alcune possibili fonti di contagio, data l’alta vulnerabilità della situazione di Calvisano, ci auguriamo si possano presto conoscere le cause che hanno dato origine all’anomala diffusione della polmonite». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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