Carpenedolo, la Lega all’attacco del sindaco

di V.MOR.
Tensione a Carpenedolo
Tensione a Carpenedolo
Tensione a Carpenedolo
Tensione a Carpenedolo

Ha un sapore un po’ macabro la polemica politica scoppiata a Carpenedolo attorno all’epidemia batterica che da fine agosto sta tormentando il territorio. Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, ricorda che «l’impatto della polmonite da legionella in Lombardia è in ogni caso un evento di enorme rilievo e apparentemente inusuale», ma da queste parti non tutti sembrano essere d’accordo. NEL PAESE della Bassa maggiormente colpito dal problema, e al centro della cosiddetta zona rossa, è stata la Lega, principale partito d’opposizione, ad attaccare la gestione del sindaco Stefano Tramonti: «Il tentativo di minimizzare la crisi ha condotto a situazioni paradossali, a un uso ritardato del sistema di allerta, a un inutile braccio di ferro dell’amministrazione con i cittadini che chiedevano a scopo precauzionale, e per buon senso, di fornire ai bambini delle scuola acqua in bottiglia - attacca il Carroccio -; fino alla sostanziale negazione dei casi di legionella ancora prima dell'esito delle analisi. Una inopportuna intromissione nella sensibilità delle famiglie coinvolte». «TUTTO QUESTO ha sgretolato la credibilità dell’istituzione Comune - afferma la Lega - rischiando di favorire la confusione e lo smarrimento, proprio mentre i cittadini avevano più bisogno di una guida. Verrà il momento di affrontare politicamente questi temi. Ora è ancora il tempo dell’emergenza, della ricerca della soluzione, delle indagini, di curare i malati e consolare i familiari delle vittime. Abbiamo grande fiducia nelle autorità sanitarie, giudiziarie e nelle forze dell’ordine. Finita l’emergenza però - è la conclusione - il tema della tutela del territorio e dell’ambiente dovrà essere posto al primo posto dell’agenda politica».

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