Agrifood, è fatta: l’azienda ceduta a un colosso belga

di Gloria Baronchelli
Agrifood passa nelle mani del gruppo belga D’Arta ma la produzione continuerà a essere radicata nella piana del Fucino, in Abruzzo
Agrifood passa nelle mani del gruppo belga D’Arta ma la produzione continuerà a essere radicata nella piana del Fucino, in Abruzzo
Agrifood passa nelle mani del gruppo belga D’Arta ma la produzione continuerà a essere radicata nella piana del Fucino, in Abruzzo
Agrifood passa nelle mani del gruppo belga D’Arta ma la produzione continuerà a essere radicata nella piana del Fucino, in Abruzzo

Un altro pezzo di economia bresciana (e italiana) che finisce in mani estere. Oppure, se vogliamo essere un pizzico più realisti e pensare globale, una straordinaria occasione di crescita e di sviluppo per un’azienda che da qui in poi avrà una portata internazionale e farà riferimento a un mercato europeo. Agrifood Abruzzo, azienda che opera nel settore delle verdure surgelate, è stata acquisita al 100% dal gruppo belga D’Arta. L’OPERAZIONE. La sede legale di Agrifood è a Montichiari, con quindici addetti impiegati, così come sono bresciani i vertici aziendale, mentre la rete di duemila piccoli produttori agricoli è radicata nella piana del Fucino, in Abruzzo. Lo stabilimento di Celano, in provincia de L’Aquila, diventerà il quarto polo produttivo del gruppo D’Arta. L’acquisizione permetterà di mantenere e rafforzare l’italianità dei prodotti Agrifood: le verdure continueranno a essere coltivate nella piana del Fucino, in Abruzzo, dalla cooperativa di produttori Covalpa, che dal 1989 collabora con Agrifood. Anche il processo produttivo continuerà nello stabilimento di Celano, dove le verdure sono lavorate e surgelate. La recente acquisizione di Agrifood fa parte di una strategia di sviluppo internazionale messa in atto dal colosso D’Arta, che nella prima metà del 2018 ha realizzato nel Regno Unito il suo terzo impianto di produzione dopo quelli in Belgio e in Portogallo; il gruppo prevede per il 2019 un fatturato di 220 milioni di euro, conta più di 600 dipendenti e ha relazioni con circa 650 realtà agricole. «Questa acquisizione rappresenta per le due aziende un’opportunità unica di crescita - afferma Valeria Picco, direttrice operativa di Agrifood - Le nuove sinergie ci consentiranno di offrire servizi sempre migliori ai nostri clienti in Italia». Per l’azienda di Montichiari insomma un’importante occasione per acquisire una fetta di mercato appetibile e potenziare la produzione e la distribuzione di prodotti che resteranno al 100% italiani. Per concludere la complessa trattativa si è reso necessario il lavoro di un pool di professionisti. Ad assistere Agrifood nel corso della negoziazione lo studio legale Amato Matera & Associati di Brescia, tramite i partner avvocati Giuseppe Amato e Ambra De Domenico. Advisor finanziario dell’operazione per conto del venditore è stata Arcadia Financial Advisors di Milano, nelle persone di Riccardo Barbera e Piercesare Villa. Per gli aspetti fiscali e societari ha assistito il venditore lo Studio Commercialisti & Associati di Desenzano del Garda, tramite i partner Mario Marchioni e Giuseppe Re. L’assistenza legale all’acquirente è stata invece erogata da Deloitte Legal, con un team guidato da Massimo Zamorani e composto da Giuseppe Francesco Mirarchi, Sergey Orlov e Niccolò Giusti, che hanno curato sia la parte legale che quella contrattuale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti