Acqualunga, attimi di paura
per un crollo in pieno centro

L’edificio crollato parzialmente e via Maggiore transennata
L’edificio crollato parzialmente e via Maggiore transennata
L’edificio crollato parzialmente e via Maggiore transennata
L’edificio crollato parzialmente e via Maggiore transennata

La manutenzione straordinaria è arrivata tardi, e neppure il cantiere già aperto ha salvato la casa di Acqualunga di Borgo San Giacomo crollata martedì causando un grande spavento ma nessun danno alle persone.

È successo dopo il tramonto in via Maggiore: gli operai dell’impresa avevano da poco lasciato il cantiere al civico 24 quando si è verificato il cedimento della vecchia casa, disabitata da anni e sottoposta dal nuovo proprietario a un restauro che doveva essere radicale a partire dal tetto, già rifatto ma ancora senza tegole. Il fabbricato di due piani ha ceduto all’improvviso: il muro perimetrale che si affaccia su via Maggiore si è sgretolato determinando il contemporaneo crollo di alcune solette in legno e delle nuove capriate del tetto che, privo del sostegno della parete, si è inclinato e si è fermato sul ponteggio esterno.

L’impalcatura metallica si è piegata ma ha retto, pur rimanendo in equilibrio instabile, come altre parti di muratura e i pilastri. Poco dopo sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Brescia, che hanno transennato il tratto di strada interessato e il laboratorio di falegnameria vicino.

Poco dopo l’intervento di energenza è arrivata una ordinanza del sindaco Giuseppe Lama: considerato il pericolo di ulteriori crolli, e tenuto conto che la vecchia costruzione non conserva all’interno beni tali da giustificare cautele in una eventuale demolizione, Lama stabilisce che il proprietario provveda a proprie spese, e secondo le indicazioni della polizia locale, alla chiusura di via Maggiore e che presenti un piano di abbattimento. R.C.

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