Ha patteggiato due anni con pena sospesa l'agente di Polizia penitenziaria accusato di spaccio di sostanze stupefacenti all'interno del carcere Nerio Fischione. Secondo le indagini condotte dalla Procura il poliziotto avrebbe fatto entrare cocaina nella casa circondariale per consegnarla poi ai detenuti albanesi i quali l'avrebbero rivenduta in cella. L'agente avrebbe poi ricevuto i soldi per la sua "intermediazione" dalle mogli dei detenuti. Un detenuto egiziano coinvolto nello stesso processo ha patteggiato cinque mesi.