L’INCHIESTA. Le indagini sono della Guardia di Finanza di Sarnico. È stato scoperta una maxi frode fiscale con un enorme giro di contanti

Riciclaggio
internazionale,
bresciani nei guai

I contanti ricoprivano un ruolo importante nell’indagine  della Finanza
I contanti ricoprivano un ruolo importante nell’indagine della Finanza
I contanti ricoprivano un ruolo importante nell’indagine  della Finanza
I contanti ricoprivano un ruolo importante nell’indagine della Finanza

Da Bienno a Poncarale. Le indagini sono della Guardia di Finanza di Sarnico, nella Bergamasca, ma riguardano anche aziende e persone bresciane. L’operazione «Serial Withdrawl» è stata finalizzata al contrasto della frode fiscale e del riciclaggio internazionale. Sono state denunciate otto persone, sequestrati beni e le posizioni di 37 industriali di tutto il nord Italia sono al vaglio della Guardia di Finanza. Il denaro, distratto dai conti di numerose società veniva girato su conti correnti aperti in banche della Repubblica Slovacca. Era lì che grazie a prelievi di contanti se ne perdevano le tracce.

L’organizzazione era completa, ma non per questo è riuscita a sfuggire alle indagini delle Fiamme Gialle guidate dal comandante di Sarnico, il luogotenente Stefano Slavazza. Al centro della frode, stimata in un giro di fatture false per complessivi 20 milioni di euro a cui va aggiunta Iva per 4,4 milioni di euro, c’era un’azienda di Grumello del Monte gestita da un 60enne di Clusone che aveva il ruolo di emettere fatture false nei confronti degli imprenditori. Il denaro arrivava poi a due «cartiere», che in quanto tali provvedevano a emettere fatture false per milioni di euro e trasferire somme di denaro all’estero.

C’ERANO POI un autotrasportatore, un commercialista, e l’intermediario. Così le ingenti somme di denaro venivano trasferite all’estero. Lì era facile provvedere a svuotare i conti, alimentati senza soluzione di continuità. Bastava, in sostanza prelevare in contanti. Tra coloro che risulterebbero addetti al prelievo, figura un 50enne di Sale Marasino, frequentemente in Slovacchia. Tra i prelievi accertati dalle Fiamme Gialle anche alcuni superiori ai 13 milioni.

Nel bresciano le indagini hanno toccato due aziende di Bienno e una di Poncarale. Sono stati eseguiti sequestri preventivi «per equivalente» disposti dal gip di Bergamo Ciro Iacomino. Riguardano conti correnti, abitazioni, uffici, terreni, autovetture, motoveicoli, quote azionarie, polizze assicurative e altri investimenti di natura finanziaria. M.P.

Suggerimenti