Il Brescia fallisce il test: c’è una lezione pesante

L’impressione è che più di questo non si potesse fare: troppo grande, infatti, il gap tra il Verona e il Brescia, che all’Invernici rimedia la sua quinta sconfitta stagionale. In via della Maggia lo Junior ci mette cuore e determinazione, ma gli ospiti si aggrappano ai loro punti fermi e alla fine strappano un successo mai in discussione, nemmeno quando, dopo una partenza fiammante, Fierro inaugura la sfida marcando per Brescia. Se i veneti conquistano la vittoria e il punto bonus è merito in particolare di due degli uomini più rappresentativi: da un lato la seconda linea Nicola Cattina, bresciano di Manerbio ed ex conoscenza di Calvisano e Lumezzane, premiato a fine gara come Man of the Match e protagonista assoluto nel pacchetto di mischia di Verona; dall’altro, la forte apertura irlandese James McKinney, che dalla piazzola rende il divario più largo rispetto a quello dettato dalle mete, cioè 5-3 a favore degli uomini di Zanichelli.
Partenza fiammante del Brescia, si diceva, peccato che quello dei biancoblù sia un fuoco di paglia, e appena riconquistato l’ovale Verona trascorra i restanti 36 minuti della prima frazione nella metà campo bresciana. Gli ospiti fanno il bello e il cattivo tempo in mischia chiusa, e per i ragazzi di Pisati non resta altro che cercare di chiudere ogni varco, andando però spesso in affanno contro una delle regine della serie A. Ribaltato il punteggio attraverso i piazzati, gli ospiti colpiscono con le marcature che contano superata la mezz’ora. Prima è Cruciani che, sullo sviluppo dell’azione nata da una mischia ai cinque metri, si fa trovare libero lungo l’out sinistro per colpire oltre la linea di gesso; poi, è un break di Melegari che apre allo scarico decisivo per la corrente Zanon.
Il 5-20 che chiude la prima metà di gara è un punteggio difficile da ribaltare per un Brescia che, dopo la vittoria ritrovata contro Milano, cercava conferme al cospetto di un organico più quotato. Nella ripresa i locali iniziano con il piglio giusto, e da un recupero palla a metà campo nasce la meta finalizzata sull’asse Masgoutiere-Azzini. Anche stavolta, tuttavia, si tratta di una fase passeggera della gara. Verona non impiega molto a ristabilire l’egemonia e, con entrambe le squadre in inferiorità numerica per i gialli a Braghi e Romano, è di Rossi la marcatura che sbroglia un attacco insistito nei ventidue bresciani. Nei minuti finali c’è gloria anche per Cattina e Todini prima che, pochi minuti oltre l’ottantesimo, Rossini trovi il varco scoperto per rendere meno pesante il passivo. Ora il Brescia, che resterà lontano dai campi fino al prossimo 3 dicembre.