CRIMEA

Esplosione nel
politecnico:
diciotto morti

Una delle ragazze ferite
Una delle ragazze ferite
Una delle ragazze ferite
Una delle ragazze ferite

Urla, grida e persone in fuga. Prima gli spari e poi un boato fortissimo, come raccontano i testimoni. Scene di panico nell'istituto politecnico di Kerch in Crimea dove è avvenuta un'esplosione: il bilancio è di almeno 18 morti e oltre 40 feriti, la maggior parte delle vittime sono adolescenti. Il sospetto responsabile dell'attentato è stato identificato: è uno studente del quarto anno, di 22 anni che si è suicidato, ha riferito il capo della Repubblica di Crimea, Sergej Aksenov. È stata esclusa così l'ipotesi dell'attacco terroristico, presa in considerazione in un primo momento anche dal Cremlino.

Stando a quanto annunciato da comitato investigativo russo, gli studenti uccisi sono morti per i colpi d'arma da fuoco esplosi dall'attentatore. Gli inquirenti aggiungono che le immagini di videosorveglianza mostrano "un giovane armato di fucile che arriva nell'edificio" e riferiscono che il suo corpo con "ferite d'arma da fuoco" è stato trovato sul posto. Al momento non è chiaro se il killer abbia fatto quindi esplodere prima un "ordigno esplosivo non identificato" e poi abbia sparato ai presenti.

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